giovedì 13 novembre 2008 Ore 18:
“fine settimana in giallo”
Incontro con
ALESSANDRO PERISSINOTTO
e presentazione del libro “L’ORCHESTRA DEL TITANIC”
Introduce ANGELICA LUBRANO.
E’ uscito il nuovo romanzo di Perissinotto (RIZZOLI editore). Dicono
che durante il naufragio l'orchestra del Titanic abbia suonato fino all'ultimo,
in un'atmosfera di irreale serenità; la stessa irreale serenità
che regna al villaggio Calypso di Djerba, anche dopo che Aurora, una turista
tra le tante, ha infilato un coltello nella gola di un animatore. Aurora soffre
di disturbo bipolare, alterna continuamente depressione e fasi maniacali,
è imbottita di psicofarmaci e non ricorda nulla, solo il cadavere accanto
a sé e il gesto brutale con cui, dopo, ha cercato di uccidersi tagliandosi
le vene: inchiodata al suo letto d'ospedale, piantonata dalla polizia tunisina,
non sa capire e non sa spiegare. Per questo sua madre interpella Anna Pavesi,
perché Anna, che si ostina a definirsi semplicemente psicologa, è
ormai anche una detective e soprattutto è una che sa entrare nella
mente di chi uccide. Perché Aurora ha afferrato quel coltello? Perché
ha affondato la lama nel collo dell'uomo fino a recidergli la giugulare? Era
in condizione di intendere e di volere? C'è stata provocazione o semplice,
tragica follia? Per rispondere a queste domande Anna dovrà entrare
negli ingranaggi di quella macchina da divertimento che è il villaggio,
capire cosa si nasconde dietro la mascherata dei karaoke, degli spettacoli,
dei giochi in spiaggia. Ma il filo rosso verso la verità potrebbe iniziare
più lontano, nei caffè di Houmt Souk, tra un tè alle
mandorle e un narghilè. Oppure ancora più in là, nei
paesi perduti nel nulla, ai confini del deserto libico, tra i contrabbandieri
di armi e di benzina.
Un'irreale serenità continua a regnare al villaggio Poseidon di Djerba
anche dopo che Aurora, una turista tra le tante, ha infilato un coltello nella
gola di un animatore. Aurora soffre di disturbo bipolare, alterna continuamente
depressione e fasi maniacali, è imbottita di psicofarmaci e non ricorda
nulla, solo il cadavere accanto a sé e il gesto brutale con cui ha
cercato di uccidersi tagliandosi le vene. L'incarico di chiarire cosa sia
avvenuto è affidato ad Anna Pavesi, che sì ostina a definirsi
semplicemente psicologa, ma è ormai una detective a tutti gli effetti.
Anna è una donna decisa e sicura e ha alle spalle alcuni casi brillantemente
risolti; ma non ha perso l'abitudine di esercitare l'arte del dubbio
-ALESSANDRO PERISSINOTTO, tra i più importanti scrittori giallisti
in Italia, è nato a Torino nel 1964. È docente all’Università
di Torino. Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco “L’anno
che uccisero Rosetta” (Sellerio), al quale fanno seguito “La canzone
di Colombano”, “Treno 8017”, “Al mio giudice”.
Perissinotto collabora inoltre con il quotidiano La Stampa, per il quale scrive
articoli e racconti che appaiono sul supplemento TorinoSette.
Per informazioni: www.alessandroperissinotto.it
Libreria UBIK
Corso Italia, 116r Savona
019/8386659