I giovani e la politica
Finalmente un po’ di tempo per mettere giù qualche riflessione
suscitata dagl’interventi di tutti voi, cari amici democratici. In particolare
voglio soffermarmi sul tema della partecipazione dei giovani alla vita politica.
Questo interesse nasce naturalmente dalla mia professione di educatrice. I
giovani sono vittime della più grande deprivazione motivazionale almeno
degli ultimi lustri.
Meno scuola (tagli di risorse, di orario, di personale, di contenuti)
Meno lavoro (precariato, lavori atipici e sottopagati, lavoro nero, raccomandazioni
familistiche, assenza di merito …)
Meno previdenza e meno sicurezza
Meno sanità, meno ambiente, meno materie prime disponibili
Meno famiglia per la disgregazione sociale
Per concludere meno futuro. Tutti abbiamo preso atto che i nostri genitori
erano convinti di assicurarci un futuro migliore di quello che oggi noi siamo
in grado di assicurare ai nostri figli.
Molti giovani sono convinti di trovare scorciatoie da “Amici”
o nel “Grande fratello” o, peggio, nel ”lettone di Papi
“.
I giovani hanno molto lavoro da fare …. Ho sempre detto ai miei allievi
di non credere alla caduta definitiva dei valori: a un ‘900 diviso in
blocchi contrapposti che perseguivano, l’uno , un’idea di libertà
fino all’arbitrio e ,l’altro, un’idea di eguaglianza fino
al diniego delle libertà individuali, oggi si apre una grande scommessa
: un mondo in cui sia possibile finalmente coniugare insieme giustizia e libertà
(Pertini).
Non credo però che faremmo un buon servizio lasciando loro grandi responsabilità
senza conquista, senza impegno, senza forti motivazioni; questo è l’errore
più frequente degli adulti. I giovani che vedono la politica come sistemazione
professionale è percentualmente più alta che in altre fasce
di età. Dobbiamo trovare un modo di stare insieme sentendoci tutti
risorse, facendo camminare le idee da chiunque esse arrivino, giovani, anziani,
donne, uomini ….