Un gracidare rauco,
ora più lento,
poi riprende il coro
e indifferente spegne
il flusso dei ricordi
spessi di pece umida:
il respiro è sospeso,
per coglierne il più lieve
chè si riveli il senso
di questa assurda attesa
che nulla può aspettare
se non lo sprofondare
nel sonno inebetito
delle mie vili paure.
Quiliano - Settembre 2002