Spazia lo sguardo a valle
attende il mare
oltre l’ultima curva
dopo il ponte.
Scampoli sparsi di coscienza
sfiorano case e pietre e piante note.
Oggi l’impegno è in ferie
godo la quiete, l’aria tersa, il verde
in cerca del sorriso che consola.
Amica mia dolcissima
a te io affido
il battito di ciglia
il tremito leggero delle mani
l’ansia e l’incerto frutto della mente
la rassegnata attesa del mio niente.